martedì 30 giugno 2009

Il tempo non torna più.

E' proprio vero: il tempo non torna più.Devo essermene accorta oggi dopo un bel pò perchè all'improvviso mi si è formato un grosso groppo alla gola, come se qualcuno o qualcosa mi impedissero di respirare. I motivi di questa illuminazione fugace sono tanti, forse troppi persino da elencare.
Probabilmente questo è il periodo giusto per tirare un pò di somme, in tutti i sensi.
Gli esami sono cominciati, anzi oramai sarebbe meglio dire che sono quasi finiti. Oggi con l'mp3 nelle orecchie ripensavo a quei primi giorni di cinque anni fa: ripensavo alla spensieratezza, ripensavo ai problemi grandi e piccoli e alle gioie che, in debite proprorzioni, la vita mi ha riservato.Da lì, dalla canzone numero 3, senza preavviso è cominciata quella strana sensazione: sabbia tra le mani che, per quanti sforzi tu faccia, inesorabilmente scivola via senza che tu abbia neppure il tempo di saggiarne la consistenza.
Ho ripensato, ho pianto, ho sorriso ma non ho saputo darmi risposte a nessuna delle domande che, durante questo percorso di vita, hanno cominciato ad affollarmi la mente.
Che cosa voglio diventare credo di non averlo ancora capito.So già per esattezza le scelte che alla fine avrò il coraggio di prendere ma non ho idea se sia ciò che davvero mi realizzerà: alla fine credo si riveleranno l'inganno meglio riuscito della mia vita. Che la politica mi appassioni non c'è dubbio, che l'economia sia ai miei occhi materia affascinante nulla da controbattere...ma la passione che io ho sempre messo nello scrivere, quella dove finirà?Ho già perso i cavalli non voglio di certo perdere anche questa ultima gratificante valvola di sfogo: sarebbe davvero troppo.Ecco perchè ho deliberatamente evitato di intrapendere la carriera del giornalista o dell'insegnante di lettere moderne. Per fare che?Perdere le miei giornate a riportare sulla carta quegli eventi che potrebbero cambiare la storia di cui sarei potuta essere io la protagonista?Correggere compiti nei pomeriggi d'inverno appuntando giudizi di sfiducia qua e là che rovineranno per sempre l'autostima di alcuni degli alunni più talentuosi del mio corso?Ho altri progetti: questo è sicuro. Si..rileggo le mie parole e mi riscopro un tantino delusa ed amareggiata.
Questi ultimi tre anni in particolar modo mi hanno davvro svuotata di ogni certezza; non solo, hanno contribuito a rovinare sempre di più le mie giornate, che si sono mano a mano tramutate in orripilanti conti alla rovescia in attesa che qualcosa potesse accadere a pilotare in maniera totalmente diversa gli eventi.
Ovviamente le esperienze che ho accumulato sono state tantissime,ma i dubbi che continuano a rimanere sono altrettanti.
Comincio a capire sempre meno l'ipocrisia di questo mondo,ipocrisia che in realtà appartiene un pò a tutti quanti.
Mi guardo intorno ed è sconcertantemente strano ossrvare il cinismo e l'arroganza di queste persone, tra le quali purtroppo albergo anche io.
Quando poi prendi atto di questa realtà senti l'improvviso bisogno di correre via, di scappare lontano, di ritrovare quel calore che sapevi essere l'unica fonte di salvezza e che ora, per tanti troppi motivi, non riesci più a sentire attorno a te.Il calore che sa di umano, il calore che ti dona forza e saggezza, il calore delle persone che ti amano attorno a te.
Hai 19 anni, di acqua sotto i ponti deve passarne ancora tanta, ma tu ti senti già spossata ed infreddolita. Quelle persone che credevi invincibili accanto a te, quelle che hanno sempre seguito passo passo il tuo cammino, hanno perso le sembianze di esseri divini per rivelarsi nella loro più cangiante imperfezione.Tua madre e tuo padre sai ora che non potranno più scegliere per te, non spetterà più a loro prendersi la responsabilità delle tue decisioni e della tua vita.
sei sola...e, nonostante di tempo per riflettere ce ne sia stato tanto, questa sconcertante rivelazione ti pietrifica la mente in pochi istanti. e coma un jet a pochi passi da te: come arriva, subito è già lontano, ma tu continui a sentirne il rimbombo nelle orecchie. Soli: questa è l'unica e vera realtà..
...che,devo ammetterlo, fa molto male!
Cinque anni sono volati e non torneranno più ma, come il rimbombo di quel jet, non smetterò mai di ricordarli nel bene e nel male perchè in fondo ogni momento mi ha cambiato la vita, per sempre!

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